Ugo Sanchez wants to play
BURRASCA

regia Luca Regina
musiche dal vivo di Mr. Banana

Liberamente ispirato a Gian Burrasca, personaggio monello e irriverente, questo spettacolo di clownerie porta in scena Ugo Sanchez Jr. alle prese con il mondo della scuola.

Ugo riesce a divertirsi anche a scuola ritagliandosi il suo tempo libero, che potrebbe essere la ricreazione, o l'ora libera senza insegnante, così come i cinque minuti prima della campanella, tutti i momenti d'attesa che diventano per lui l'occasione per giocare con i compagni, ripassare le materie del giorno a modo suo o corteggiare la compagna di classe.

Gian Burrasca è diventato, nella lingua italiana, l'appellativo del ragazzo discolo per antonomasia. Ugo, sulle sue orme, vuole diventarne il simbolo universale, il monello per eccellenza.
Lo spettacolo fonde comicità e musica in un'esplosione di assurdità, invenzioni, scherzi, giochi e qualsiasi altra cosa che passi per la testa di Ugo, ma tutto torna, tutto ha una logica dal punto di vista del bambino.
La tipica ingenuità infantile, caratteristica essenziale che lo accomuna al clown, diventa la molla per il divertimento forsennato del personaggio che vedendo solo il proprio gioco potrebbe fare danni e creare scompiglio senza rendersene conto.

Ugo Sanchez wants to play
Ugo Sanchez
wants to play
Ugo Sanchez Jr. es un músico, o al menos parece estrenar por un concierto; pero después de un instante se encuentra desnudo, su instrumento protegendo aquel poco que es necesario para no escandalizar a nadie. Desde aquí empieza una sucesión de peripecias sorprendentes que lo reconduce a una "condición performativa" aceptable.
Ugo Sanchez Jr., como un clown del pasado, se convierte en el héroe, o sea en el anti-héroe tierno y gafado que conjura aquella prueba de vallas que es la Vida.
El público de este espectáculo no tiene edad.
Niños y adultos se descubren a mirar con cariño a Ugo, captados por la constante precariedad en la que él se encuentra.