Guido Nardin

Quando avevo 10 anni sono stato chiamato sul palco da un attore di uno spettacolo a cui stavo assistendo insieme ai miei compagni di classe. Là, dall’alto della scena, ho scoperto un nuovo mondo e appena “ritornato a terra” ho pensato: “questo è quello che voglio fare da grande!”.
Nell’attesa mi sono diplomato in “perito tecnico per il turismo” e, lasciate sedia e scrivania, sono volato via in giro per il mondo come animatore e assistente turistico. Dopo l’ultima stagione il mio interesse per il teatro si è fatto sempre più importante ed ho scelto Milano come paese delle meraviglie e punto di partenza per la mia gavetta, accompagnata da una variegata formazione artistica. Recitazione, mimo, canto, tip tap, giocoleria, equilibrismo, ed acrobatica sono state utili per scoprire la mia naturale forma di comunicazione: il clown.
I miei maestri sono stati: Pierre Byland, Mareike Schnitker, Paperino, Claudia Contin, Ferruccio Merisi, Leo Bassi, Paolo Nani, Luca Stetur, Andrè Casaca, Joseph Marmsoler, Sigrid Federspiel e Archimede.
Nonostante abbia realizzato il mio desiderio, la passione per lo spettacolo e la musica continua a crescere ed ora mi diverto a strimpellare e smontare il mio ukulele per creare nuovi strumenti musicali.

“Tutto ciò è vero al 50%, l’altro 50% è fantasia, ma anche la fantasia è reale”

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